Anche in questo Comune, che ha aderito al Progetto WiFi Italia, sono stati attivati gli hotspot gratuiti.
"Abbiamo deciso di aderire al progetto Wifi Italia per far parte di una rete pubblica gratuita, da offrire a cittadini e turisti che vivono e soggiornano in questo territorio.
Era doveroso fare ogni sforzo possibile per colmare la carenza in servizi legati alla connettività presente nei paesi dell’Entroterra.
Sono in corso anche i lavori per la posa della Banda Ultra Larga (BUL).
In questo modo i cittadini e turisti avranno pari accesso ai servizi digitali e pari opportunità di lavoro e studio da casa.
“Testico, allineato sul crinale dei Monti che separano le Valli del Lerrone e del Merula, è un piccolo Comune del Savonese, tra i più caratteristici di Liguria.
Un primo insediamento, a carattere prevalentemente militare, avvenne presumibilmente con la costruzione del 'Castrum Testagi' da parte dei Romani. I Romani chiamarono 'Testagus' il colle, che darà poi nome al Borgo.
Per la sua posizione strategica, servì come baluardo contro le invasioni puniche e, in seguito, barbare. Dopo l'Evangelizzazione ad opera dei Monaci Benedettini, il nuovo Borgo è chiamato "San Pietro del Testico".
Nei Secoli XII° e XIII°, dipende dalla Castellania di Montarosio e, unitamente a taluni "Castelli" e Paesi della Valle di Oneglia, è soggetto alla giurisdizione, civile e criminale, del Vescovo di Albenga: è Feudo Ecclesiastico.
Durante il Medioevo, Testico fu difesa e rifugio per le popolazioni della Valle, soprattutto durante le periodiche incursioni dei Corsari barbareschi.
Il 30 aprile 1576 il Duca Emanuele Filiberto Savoia (1528 - 1580) riceve 'il Porto di Oneglia con le sue Valli superiore e inferiore, Castelli, terre e villaggi, ecc. ecc.' dal Signore Assoluto del Principato di Oneglia Gian Gerolamo Doria (1523 - 1576) che tuttavia si riserva in 'feudo personale' il territorio di Testico e Cesio.
Nel 1738 re Carlo Emanuele III° Savoia (1701 - 1773) aggregò al principato di Oneglia anche i feudi di Cesio e Testico, che rimasero momentaneamente sotto la giurisdizione del Marchese Doria di Ciriè.
E così San Pietro del Testico cambiò ancora una volta, "padrone" e, sino all'Unità d'Italia (1870), sarà punto avanzato del Regno Sabaudo”.