Anche in questo Comune, che ha aderito al Progetto WiFi Italia, sono stati attivati gli hotspot gratuiti.
“Abbiamo aderito al progetto Wifi Italia come uno degli step necessari per partecipare al processo di digitalizzazione del Paese.
Villafranca Piemonte sorge sulla riva sinistra del fiume Po, nei pressi della sua confluenza con il torrente Pellice, ai margini della pianura che digrada dal Pinerolese. Le sue origini vanno ricercate in due nuclei primitivi di popolazioni che in questa zona si stanziarono attorno al 1000: detti Soave, che si ricollega ai bassi tempi dell’Impero Romano, e Musinasco, che risale invece agli antichi liguri che raggiunsero in Piemonte la linea del Po. Il primo nucleo, il Borgo Soave, è ricordato nei documenti storici solo dal 1037, quando Landolfo, Vescovo di Torino, fonda l’Abbazia di Santa Maria nella confinante Cavour. L’accenno al Borgo Soave fa pensare ad una località di discrete dimensioni, fornita di di ben quattro chiese: la pievania e tre chiese minori o "titulos".
L’altro nucleo che ha dato origine a Villafranca è Musinasco, che appare nei documenti scritti solo nel 1001, ma che è invece una località antichissima, come conferma la terminazione del nome: -asco riguarda una località ligure preromana, anche se con una sovrapposizione celtica. Come territorio, il borgo di Musinasco comprendeva la zona tra il fiume Po e il torrente Pellice, fino alla loro confluenza (quindi le attuali frazioni di Madonna degli Orti, Mottura e Bussi).
Con i suoi 800 anni di storia Villafranca Piemonte vanta un ricchissimo patrimonio artistico e culturale, composto da cappelle, chiese, torri, fortificazioni ed insediamenti di architettura industriale”.