Anche in questo Comune, che ha aderito al Progetto WiFi Italia, sono stati attivati gli hotspot gratuiti.
“Abbiamo aderito alla rete pubblica e gratuita di Wifi Italia perché, come amministrazione, abbiamo chiaro l’importanza di partecipare al processo digitalizzazione del Paese.
San Bartolomeo in Galdo è un paese che vanta origini antiche ed un passato glorioso che si è distinto da sempre per essere stato il paese più grande e più importante della Val Fortore, adagiato tra i boschi, da cui prende il nome, sul crinale della collina. Le sue origini sono piuttosto remote e in tempi antichi fu una rocca dei Sanniti. Il territorio attuale di San Bartolomeo, costituito da quattro ex-feudi fu, probabilmente, sede dei Liguri Bebiani o Corneliani, che i Romani obbligarono a trasferirsi nel Sannio, come dimostrano le iscrizioni rinvenute nella zona e il cippo funerario in onore di Giunone risalente al 198 d.C., prezioso reperto venuto alla luce in località Castelmagno agli inizi del 1989 e conservato nella Biblioteca Comunale. Sempre nella stessa zona sono state ritrovate testimonianze di insediamenti di età preistorica, monete di epoche successive, resti di fondamenta e di mura perimetrali, statuette epigrafi, lucerne ed ossa umane.
Le parole "San Bartolomeo in Galdo" accoppiano due idee: di una chiesa cristiana e di un bosco: il nome del Santo ci rimanda al culto diffuso dal principe longobardo Sicardo, che, nell’883, portò in Benevento le reliquie dell’Apostolo, sottratto ai Saraceni dell’isola di Lipari; il toponimo, invece, ci ricorda la traccia linguistica della presenza longobarda del “gualdum”, di un bosco (wald), con una sua corte rustica e le sue presenze umane di lavoro”.