Anche in questo Comune, che ha aderito al Progetto WiFi Italia, sono stati attivati gli hotspot gratuiti.
“Torella dei Lombardi è inserita nel paesaggio tipico delle zone sub-appenniniche che alterna ampie zone collinari, larghe depressioni vallive, alle dorsali rocciose, propaggini dei Monti Picentini, un territorio caratterizzato da numerosi corsi d’acqua, su tutti le sorgenti dell’Ofanto, il fiume più lungo del meridione . Le origini di Torella dei Lombardi risalgono al periodo della contesa tra i principati longobardi di Benevento e di Salerno, intorno all'anno 850, quando a difesa del confine del principato di Salerno, venne costruito un fortilizio che per la sua modesta mole, venne chiamato Turrella, donde l'odierno nome del Comune. Il castello viene citato per la prima volta in un documento del 1151 come pagus romano. Dopo la caduta di Conza, ad opera di Roberto il Guiscardo (1076), anche il feudo di Torella passò ai normanni i quali divisero il territorio in contee e baronie. Ai normanni seguirono gli svevi, gli angioini e, poi, anche gli aragonesi. I più antichi feudatari del paese appartennero alla famiglia Saraceno. Nel secolo XVI Torella passò alla famiglia Caracciolo i cui membri, nel 1638, ottennero il titolo di Principi di Candriano L'appellativo "dei Lombardi" fu aggiunto dopo l'Unità d'Italia per distinguerla da quella "del Sannio". A Torella dei Lombardi si può ammirare il Castello Candriano costruito nel XII-XIII secolo, per opera della famiglia dei Saraceno, su strutture preesistenti d’epoca longobarda, fu numerose volte modificato ed ampliato nei secoli successivi.
Attualmente il Castello oltre all’Associazione Sergio Leone e al Museo, ospita il Municipio, l’Associazione Studi Storici F. De Sanctis, la Biblioteca Comunale “Giovanna Caracciolo” e l’ufficio per la promozione turistica. Poco più a valle del castello si può ammirare la Fontana Monumentale che, realizzata nel XVIII secolo, si sviluppa su due livelli con, al piano inferiore, quattro lavatoi sistemati in uno spazio coperto da volte a botte; al livello superiore, nove bocche con mascheroni ed altrettante vasche. Nelle immediate vicinanze la Chiesa di Sant'Anna. La Chiesa di Santa Maria del Popolo, custodisce numerose opere d'arte recuperate e restaurate dopo il sisma, tra le quali le tele di Angiolillo Arcuccio e di Francesco De Mura. La Chiesa di S. Antonio, risale al XIII secolo con rifacimento del XVIII e profondo restauro del dopo-terremoto; conserva opere d'arte sacra: tele settecentesche, una tavola di Sarnelli, alcuni dipinti del XVI secolo e un altorilievo del '600 raffigurante "L'Annunciazione". Purtroppo non tutte le tele sono esposte. Agli amanti della natura si consiglia un’escursione nel Bosco di Girifalco, un’area di 24 ha, un tempo ricca di selvaggina, attrezzata per picnic. Immersa nel verde si può apprezzare la Torre di Girifalco e la Chiesa del Santi Giovanni e Paolo. Partecipare al progetto Wifi Italia vuol dire valorizzare la nostra storia e la nostra terra grazie al ricorso alle nuove tecnologie. “