• Dai Territori

Comune di Lattarico

Pubblichiamo l'intervento della Sindaca Antonella Blandi.

Anche in questo Comune, che ha aderito al Progetto WiFi Italia, sono stati attivati gli hotspot gratuiti.

“Secondo antichi scrittori greci del V° secolo a.C. Lattarico fu fondata dagli Enotri, primi abitatori della Lucania e del Bruzio. L'originario nome e' un diminutivo di ocris (monte) di derivazione osco-umbra. Incerta è l'epoca in cui ci fu l'avvicendamento fra i due nomi; certo è che nel 1141 Lattarico aveva già' sostituito il primitivo Ocriculum. L'attuale nome, è di origine latina, e deriva, come si può intuire, dal vocabolo lacteus, cioè' latte. Lattarico sta dunque per lattari, il paese dei lattari, vale a dire luogo in cui si produce molto latte. La terra di Lattarico con quella molto più vasta e fertile di Regina, una delle frazioni dell'attuale entità comunale, costituiscono, nell'XI° secolo, uno dei primi possedimenti Normanni in Val di Crati. Ed è nel 1079 che Roberto il Guiscardo dona in feudo al vescovo di Melfi la terra di Regina.

Abolita la feudalità, Lattarico riacquista vigore economico; l'agricoltura, orientata verso le colture erbacee, impegnava la quasi totalità' della forza lavoro. La produzione del grano e del granone superava il fabbisogno locale, tant'è che l'esuberante diventava mercanzia sulla piazza di Cosenza. Erano almeno 4 i mulini ad acqua che, a quel tempo, operavano sul territorio. comunale, mentre i frantoi, in numero di 10 e tutti a forza animale, erano una buona fonte di lavoro e di reddito. Nel 1857 a Lattarico erano attivi 20 telai per la tessitura del cotone. Sul finire del secolo l'amministrazione comunale realizzava le prime opere pubbliche: nel 1892 vennero costruite le opere igienico sanitarie e, più o meno nello stesso periodo, l'acqua potabile cominciò a scorrere dalle fontane pubbliche. Tra le bellezze architettoniche del paese la chiesa dell'Immacolata Concezione ha un bel portale litico con arco a tutto sesto, il campaniletto a ventola e la cupola poligonale; La Chiesa parrocchiale conserva ancora frammenti del portale lapideo rinascimentale e una rosa traforata monolitica a raggiera, opera dei scalpellini del seicento.

L’impegno della nostra amministrazione è stato sempre attento alle tradizioni, ma con lo sguardo verso il futuro: per questo abbiamo aderito all’iniziativa “Piazza WiFi Italia” del Ministero dello Sviluppo economico, che fornisce ai nostri concittadini l’opportunità di usufruire di una connessione pubblica e gratuita”.