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Offagna, che fa parte del club dei borghi più belli d’Italia, sorge sulle colline dell'entroterra marchigiano, in una posizione panoramicamente e strategicamente dominante. Le prime notizie di un Castellum si hanno da un antico documento dove si dice che venne eretto fra il 958 ed il 978 e il sito prescelto fu il monte Sentino (dal latino sentis "spino, rovo"), un blocco tufaceo a 309 mt sul livello del mare, uno delle colline più alte nel quadrilatero Osimo-Camerano-Gallignano-Polverigi: la stessa sommità attorno alla quale si abbarbica ancora oggi l'abitato di Offagna. Il toponimo Ofania è stato oggetto di varie interpretazioni, ma la più ricorrente lo fa discendere per alterazione lessicale dalla Massa Afraniana, un vasto latifondo costituito in epoca romana a favore della gens Afrania. Gli Afrani erano un'illustre famiglia che aveva possedimenti nel territorio offagnese. Dopo il Mille, passata la crisi, sorge il mercato dei prodotti agricoli, prendono corpo le attività artigianali, si tengono le funzioni religiose, e la pieve da "rurale" si fa "castellana". Il salto qualitativo da Castrum a Comune si compie quando la Terra d'Offagna, fiaccate le pretese e le riottosità delle nobiltà locali e affrancatasi dagli osimani, riesce a darsi una propria legislazione. La promulgazione degli "Statuti d'Offagna" risale alla prima metà del XIV secolo. Nei decenni a seguire: Ancona e Osimo si contendono Offagna, che poi fu ceduta dal papa Niccolo V ad Ancona.
La rocca è un notevole esempio di architettura militare del periodo a cavallo tra il Medioevo e il Rinascimento. Si tratta di un edificio pressoché quadrangolare con mastio eccentrico e poggia su una rupe tufacea che ne aumenta molto il potere difensivo. Vista la posizione strategica, non era necessaria la presenza di alcun fossato; d'altra parte gli ingressi si trovavano a notevole altezza rispetto al terreno, per cui, una volta ritirati i due ponti levatoi di accesso, la rocca rimaneva perfettamente isolata. All'interno della Rocca di Offagna, costruita tra il 1454 e il 1456 con la struttura architettonica ancora oggi conservata, è allestita una ricca esposizione di armi antiche e preziosi reperti, realizzata in collaborazione con l'Accademia di Oplologia e Militaria di Ancona ed i Musei di Stato della Repubblica di San Marino. Una sezione della mostra è dedicata a Cacciatori e guerrieri dalla pietra all'acciaio, esposizioni di armi per la caccia e per il combattimento curata dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche. “