“Petacciato è un amabile centro del litorale adriatico, nella provincia di Campobasso, che si erge su di una verde collina a 225 metri sul livello del mare. Dalla sua posizione dominante offre una panoramica unica e suggestiva che si estende dai monti della Maiella al promontorio del Gargano, attraversando l'arcipelago delle Isole Tremiti.
La storia di Petacciato è molto antica: in epoca preromana fu occupata dai Frentani. Molteplici sono state le sue denominazioni: "Petazio",di origine greco-romana, vuol dire cappello a larghe falde, "Potare", che significa bere in abbondanza, probabilmente per la presenza di numerose sorgenti nel suo territorio, nonchè "Betavium", "Petacciata", "Pitacciato" . Il territorio di Petacciato è stato sempre conteso da vari popoli e briganti. Subì gli assalti dei Goti ( V sec. d.C.), dei Bizantini (VI sec. d.C.), dei Longobardi (VII sec. d.C.). Il centro costiero è stato più volte distrutto da terremoti; sono da menzionare quelli accorsi nel 1117, 1125, 1456. Quest'ultimo, in particolare, nella notte tra il 4 e il 5 dicembre, provocò una terribile distruzione del centro abitato con la conseguente morte di numerosi abitanti. Seguirono alcuni anni di povertà ed abbandono del Paese. Nel 1463 Petacciato venne nuovamente rasa al suolo dagli Angioini solo dopo alcuni secoli, verso la metà del XVI secolo, Petacciato tornò a vivere momenti di prosperità. Ci furono infatti degli insediamenti di popolazione slava che garantirono il ripopolamento del territorio. Venne annesso all'Università di Guglionesi. Petacciato, lo si può comunque definire un paese "giovane", se si tiene conto del fatto che è divenuto un Comune autonomo soltanto il 30 dicembre del 1923, distaccandosi da Guglionesi.
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